Uno dei settori in cui la combustione ha un ruolo importante è l’industria alimentare, in particolare nei forni e nelle apparecchiature per la produzione artigianale o industriale di pane, pizza e tutti gli altri tipi di prodotti lievitati o del settore dolciario.
Da sempre nel settore alimentare il bruciatore viene usato per la produzione del vapore, per pulire, sgrassare, sanificare, pastorizzare o sterilizzare, per cucinare o come soluzione per il riscaldamento e la fertilizzazione in serre dedicate alla crescita di alimenti vegetali o fiori.
Il bruciatore, attraverso una combustione controllata, produce calore trasformando l’energia chimica del combustibile in energia termica (calore) che diviene utile in numerose attività e applicazioni.
Queste macchine termiche, con la loro generazione di calore, non solo riscaldano le nostre case ma sono di aiuto in tutto il ciclo produttivo agroalimentare, su tutte le fasi: dallo sviluppo iniziale delle sementi nelle serre, al riscaldamento negli allevamenti, ai processi di trasformazione nell’industria della conservazione e del cibo preconfezionato, fino alla preparazione dei piatti alla base dell’alimentazione che fornisce ogni giorno, attraverso la nutrizione, l’energia a sostegno della vita.
Il riscaldamento all’interno delle serre permette di ottenere una maggior produzione anche nelle regioni con clima freddo o con temperature stagionali non regolari.
Il riscaldamento della superficie del terreno permette di ottenere un microclima che consente una produzione flessibile sia in termini di specie coltivate che di tempi di maturazione.
Il riscaldamento nelle serre può essere implementato tramite generatori di aria calda distribuiti o attraverso una caldaia centralizzata di grandi dimensioni munita di scambiatori.
Per le specie e le varietà che lo permettono esiste inoltre il riscaldamento del substrato del terreno, che aumenta sensibilmente il risparmio energetico.
Il processo di essiccazione dei cereali ha un ruolo fondamentale nella catena di produzione e di trasformazione degli stessi, poiché ne permette la coltivazione e lo stoccaggio persino in quei Paesi in cui il clima non è favorevole nella stagione della mietitura.
I bruciatori installati negli essiccatoi generano il calore necessario al funzionamento del sistema, che si può trovare in stazioni sia fisse che mobili e che si basa sul riscaldamento dell’aria che investe il prodotto da trattare ad una temperatura sufficiente a far evaporare l’acqua contenuta, riducendo così l’umidità fino al valore ottimale per lo stoccaggio.
La potenza termica può venire trasmessa sia con combustibili liquidi che gassosi e con uno sistema di scambio termico diretto oppure indiretto.
La storia di Riello è iniziata con lo sviluppo di bruciatori per la produzione del pane.
Dopo un periodo di più di 90 anni, durante il quale l’azienda ha continuamente perseguito alti standard qualitativi, affidabilità e risparmio energetico, Riello S.p.A. continua a offrire una gamma completa di bruciatori e accessori per la combustione di gas e gasolio, progettati per le apparecchiature artigianali e per la produzione industriale di pane, pizza e ogni altro tipo di prodotti lievitati o relativi al settore dolciario.
L’uso di vapore nell’industria alimentare è applicato anche in questo tipo di processi e Riello ha un’ampia gamma di prodotti adatti proprio a questo genere di applicazioni.
Generalmente il vapore viene generato ad alte pressioni (12-15 bars) ma vengono realizzati anche generatori a bassa pressione (0,5 – 1 bar).
La capacità di produzione di vapore può variare da meno di 1 ton/h fino a 20-25 ton/h per i generatori a tubi di fumo, e addirittura di più per le caldaie a tubi d’acqua nel campo delle alte pressioni.
L’uso di vapore nell’industria alimentare è applicato anche in questo tipo di processi e Riello ha una gamma completi di prodotti adatti proprio a questo genere di applicazioni
Generalmente il vapore viene generato ad alte pressioni (12-15 bar) ma vengono realizzati anche generatori a bassa pressione (0,5 – 1 bar).
La capacità di produzione di vapore può variare da meno di 1 ton/h fino a 20-25 ton/h per i generatori a tubi di fumo, e addirittura di più per le caldaie a tubi d’acqua nel campo delle alte pressioni, come ad esempio nella lavorazione dello zucchero (30 bar). Riello è anche fornitore di un’ampia gamma di prodotti per l’industria delle conserve e dei cibi in scatola.
Anche in tempi più recenti si sono diffuse sempre più soluzioni per sistemi di cottura utilizzati dalle grandi comunità.
Un’importante nota riguarda soluzioni ad-hoc destinate alle cucine mobili di tutto il mondo, come ad esempio nel campo della Difesa o della Protezione Civile.
Il bruciatore a gasolio della serie R40 è adatto proprio all’uso su cucine mobili in questi campi di impiego.
La potenza erogata è di 65 kW, con la possibilità di aggiustarne manualmente la fiamma.
Riello è presente nell’industria delle bevande, grazie all’esperienza maturata nella costruzione di bruciatori per caldaie a vapore.
Un esempio è il processo della produzione della birra, dove il vapore viene utilizzato per cucinare malto e luppolo in immersione attraverso l’uso di un bollitore. Il tempo di cottura dipende dal tipo di birra che si vuole ottenere.
La bollitura, necessaria anche per la sterilizzazione, si manifesta per mezzo di vapore o di getti ad alta pressione di acqua calda.
Il processo di torrefazione consiste nel portare i chicchi di caffè ad alta temperatura per 15-18 minuti. La temperatura va da 190° C (torrefazione leggera) fino ad un massimo di 230° C (torrefazione scura).
Le macchine usate per questo processo sono equipaggiate con bruciatori a gas con combustione molto pulita ed efficiente, che si portano alla potenza richiesta grazie ad un preciso carico di modulazione, così da mantenere la giusta curva di tostatura e rispettare la qualità del prodotto desiderata.