Il patrimonio edilizio italiano è senza dubbio uno dei più differenziati al mondo, sia per “età”
con cui è stato realizzato, che per modalità di costruzione, dipendenti in larga misura dalle caratteristiche
territoriali in cui è avvenuta la costruzione. In un contesto di questo tipo risulta evidente come ogni
tipologia di intervento su questi edifici necessiti di una capacità di indirizzo e coordinamento molto elevata
per poter garantire gli importanti risultati di efficienza e razionalizzazione dei consumi energetici che il
mercato richiede.
La forza con cui questa esigenza è sempre più attuale è stata recepita anche a
livello normativo con tutta una serie di dettami legislativi, non ultimo il DPR 74/2013, che ha
“ridisegnato” la figura del progettista termotecnico che arriva a dare indicazioni anche sulle procedure da
mettere in campo per la manutenzione degli impianti (che ha progettato), al fine di garantirne efficienza e
sicurezza di funzionamento nel tempo e migliori modalità di utilizzo da parte del committente.
In questo contesto nasce il processo di gestione dei progetti in Commissioning, ampiamente diffuso nel mondo anglosassone, sintetizzabile come: “processo di gestione del progetto per ottenere, verificare e documentare che le prestazioni dell’edificio, degli impianti e degli equipaggiamenti soddisfino obbiettivi e criteri ben definiti”.
Il processo di Commissioning, come si vedrà in seguito, è un processo che accomuna tutta una serie di attività
che possono essere ricondotte, di volta in volta, ad attività di controllo della qualità e coordinamento in:
• fase di definizione delle esigenze
• fase di progettazione
• fase di realizzazione e controllo del cantiere
• fase di
verifica, taratura e collaudo prima della consegna dell’opera.
Pur non essendo applicabili letteralmente nel mercato italiano le procedure in uso nei mercati anglosassoni,
definiti nella norma ASHRAE 202, l’applicazione dei concetti guida di questo processo di qualità,
condotto da una struttura autonoma e organizzata, consente di ottenere notevoli vantaggi in termini di tempi
e costi. Vengono infatti fortemente ridotte le probabilità di errore in fase di progetto, tenendo
conto fin dall’inizio ed “a tutto tondo” delle esigenze e delle problematiche che si incontreranno durante la
costruzione e l’esercizio dell’impianto. Si tratta di una modalità di operare che renderà il lavoro del
progettista termotecnico coordinato e coerente con le aspettative del Committente e della Direzione Generale dei
Lavori nel controllare la qualità dell’opera, fornendo documenti consistenti, dettagliati ed appropriati da
consegnare all’utilizzatore (spesso il Committente finale). Un documento che di fatto costituisce una
raccolta organica e coordinata di tutta la documentazione di impianto: dalla “storia” del
progetto che, partendo dagli elaborati grafici, arrivi fino ai manuali di uso e manutenzione e alle procedure di
monitoraggio da adottare per il mantenimento in efficienza del sistema.
I grandi vantaggi
che si possono ottenere dall’applicazione di un processo di Commissioning sono ancora più evidenti quando
sia necessario ripartire la progettazione fra numerosi specialisti delle diverse discipline; in
questo caso infatti il processo di Commissioning garantisce che i diversi contributi alla progettazione globale
dell’opera siano coordinati tra loro, con il progetto architettonico, e in particolar modo che essi siano
conformi alle aspettative del Committente. In tale situazione la nomina di un’Autorità di Commissioning o
l’estensione dei compiti della Direzione dei Lavori, separandola dalla figura del progettista, garantisce la
riduzione di possibili errori in fase di progettazione e costruzione e quindi i relativi oneri per contenziosi e
ritardi nel programma.
Il processo di Commissioning ha come obbiettivo quello di ottenere un sistema edificio–impianti che
raggiunga e soddisfi le aspettative del committente finale sull’opera.
Tale processo è
un approccio innovativo per la cultura italiana, che obbliga ad una conoscenza sempre più profonda sia delle
norme tecniche italiane ed europee che delle tecnologie ad oggi a disposizione.
Per discutere di queste tematiche Riello ha organizzato il ciclo 2019 di incontri con i Termotecnici.