Idrogeno: Riello orienta il riscaldamento del futuro tra sfide e opportunità

Decarbonizzazione: la roadmap per il Green Deal Europeo



Secondo l’ultimo rapporto elaborato dall’ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – il settore del riscaldamento residenziale è responsabile di circa il 60% del totale delle emissioni di CO2 in atmosfera.

Un impatto importante, che evidenzia come la decarbonizzazione rappresenti, ancora oggi, una delle maggiori sfide nella strategia a lungo termine tracciata dall’Unione Europea verso un'economia moderna, competitiva e climaticamente neutra entro il 2050.

Un impegno, quello per l’ambiente, fortemente sentito e sostenuto anche dall’attuale Governo italiano. Infatti, la creazione di un apposito Ministero della Transizione Ecologica e la revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rende tale roadmap fondamentale anche per la ripartenza del Paese post Covid.

Negli ultimi anni l’idrogeno (H2) si sta sempre più affermando come una valida alternativa per la transizione energetica entrando, di fatto, nelle strategie della Commissione Europea.

Come evidenziato nella sua comunicazione COM (2020) 301 dell’08.07.2020 “A hydrogen strategy for a climate-neutral Europe” si evince come tale elemento chimico rappresenti la soluzione a disposizione per decarbonizzare e ridurre le emissioni di CO2.



“Il riscaldamento domestico presenta un’elevata complessità in termini di transizione energetica.” Commenta Riccardo Rompani, Residential Product Marketing Manager & Trade Associations Manager di Riello, che aggiunge: “Ad oggi, l'idrogeno rappresenta ancora una frazione modesta del mix energetico globale, in gran parte composto da combustibili fossili. La crescente attenzione a tematiche quali l’inquinamento, il cambiamento climatico e la necessità di attuare i piani europei stanno sicuramente aprendo inedite e interessanti opportunità. Tuttavia, affinché si possa raggiungere un’alimentazione al 100% a idrogeno, occorre intervenire su una serie di criticità correlate all’impatto che, l’adozione massiva di questa nuova tecnologia avrà sulle infrastrutture del nostro Paese.”



L’Idrogeno: un gas naturale dalle elevate potenzialità

Incolore, inodore e insapore, l’Idrogeno, (H2), grazie ad una combustione priva di scarti quali anidride carbonica, polveri e incombusti, è il futuro rispetto i combustibili fossili. Si parla attualmente di Idrogeno Grigio, Blu o Verde, in relazione alla modalità di produzione, che ne determina altresì il livello di purezza.
L’obiettivo è il green hydrogen, ottenuto attraverso un processo di elettrolisi inversa, alimentato da acqua e energia elettrica derivante da fonti rinnovabili, che emette in atmosfera semplice vapore acqueo. Una soluzione che presenta numerosi vantaggi e che, secondo l’EU Hydrogen Roadmap, nel 2050, risponderà fino ad un quarto della domanda energetica totale.

“L’idrogeno, soluzione sostenibile e a bassissimo impatto, è un vettore energetico dalle elevate potenzialità, in grado di essere veicolato tramite la rete gas esistente.” Commenta Rompani, che prosegue: “Il suo impiego è già una realtà nel Regno Unito e in Olanda, in cui sono già attivi importanti progetti pilota in ambito residenziale che, nell’arco di un paio di anni, condurranno all’installazione di caldaie alimentate al 100% da idrogeno, su larga scala. Anche la Germania percorre decisa questa strada con un piano di investimenti a livello nazionale.”

In Italia, a che punto siamo?

L’Italia, grazie alla presenza diffusa di energia rinnovabile e di una rete capillare per il trasporto di gas, potrebbe rappresentare un mercato molto promettente per lo sviluppo dell’idrogeno.
Questi due fattori contribuiranno a diffondere tecnologie Power to gas che renderanno possibile immagazzinare l’elettricità in esubero, prodotta da centrali solari, eoliche o idrauliche, sotto forma di metano o idrogeno e di riutilizzarla come buffering per coprire i picchi di domanda di elettricità.

Nell’ottica di dar vita ad un piano di sviluppo dell’idrogeno, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) stima un investimento necessario di circa 10 miliardi di euro tra il 2020 e il 2030.

“Nonostante il grande potenziale in Italia sono ancora presenti alcuni importanti limiti, anche di tipo regolatorio, che non permettono il pieno sviluppo di tale tecnologia.” Sottolinea Rompani, che continua: “In qualità di azienda esperta nel settore, riteniamo sia necessario puntare ad una transizione energetica graduale, che sia in linea con il raggiungimento degli obiettivi della Commissione Europea ma, al contempo, tecnologicamente sostenibile: ossia che tenga conto sia delle attuali infrastrutture che dei costi per il consumatore.”


Economicità, trasporto e sicurezza: le sfide dell’idrogeno

Elevati costi di produzione, difficoltà di trasporto e sicurezza: sono queste le principali motivazioni che ad oggi rallentano la rapida diffusione dell’idrogeno in Italia. A ciò si deve aggiungere che l’idrogeno, rispetto al gas naturale, è più leggero ed estremamente volatile: più complesso dunque da contenere, sia a livello di distribuzione che nel consumo.

Ciò rende necessario aggiornare la rete di trasporto e distribuzione per renderla perfettamente idonea a trasportare idrogeno al 100%: tali interventi costituiscono la voce più rilevante in termini di costi.

La European Hydrogen Backbone (EHB) ha recentemente presentato una nuova analisi sulla fornitura, domanda e trasporto di idrogeno in Europa, che va ad integrare la mappa pubblicata relativa all’identificazione di una rete di circa 40.000 km al 2040, che collega 19 Stati membri, la Svizzera e il Regno Unito. Infine, evidenzia come i metanodotti risultino di fatto l’opzione economicamente più competitiva anche rispetto agli elettrodotti, pur non considerando i costi legati alla flessibilità, come ad esempio per lo stoccaggio.

L’Offerta Riello

È in virtù del suo approccio orientato alla sostenibilità e della consolidata esperienza nel settore della generazione termica industriale, che Riello investe costantemente in attività di ricerca & sviluppo, allo scopo di orientare il riscaldamento domestico del futuro verso sistemi di nuova generazione, progettati per essere alimentati con una miscela ad idrogeno.

“La Ricerca & Sviluppo di Riello ha come obiettivo a lungo termine la realizzazione di caldaie alimentate al 100% da idrogeno. Attualmente, per perseguire una politica di riduzione delle emissioni in atmosfera, sta potenziando un mix di tecnologie differenti per il riscaldamento domestico, tra cui le pompe di calore elettriche e le caldaie Hydrogen Ready, in grado di operare con miscele fino al 20% di idrogeno e gas naturale, aventi gli stessi livelli di sicurezza richiesti per gli impianti tradizionali a metano.”, conclude Rompani.



12/10/2021