Nel 2025 il panorama degli incentivi per interventi domestici ha subito significative modifiche, soprattutto per quanto riguarda la climatizzazione, a seguito della Legge di Bilancio 2025 che è stata approvata lo scorso 28 dicembre 2024 in via definitiva.
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto nuove aliquote e requisiti per il prossimo triennio, fino a tutto il 2027. In questo articolo analizzeremo le principali novità, con un focus particolare sul settore della climatizzazione, nel quale spicca lo STOP alle detrazioni fiscali per le caldaie a gas con installazione stand-alone. Per tutte le detrazioni fiscali, la durata del recupero della somma incentivata è confermata in 10 anni.
Resta in vigore solo per i lavori già avviati e per i quali sia stata presentata la CILAS entro il 15 ottobre 2024. In questo caso, detrazione del 65% per condomini, unità abitative plurifamiliari (2-4 unità) e onlus.
Una delle novità più rilevanti riguarda l'esclusione delle caldaie alimentate a combustibili fossili, di fatto le caldaie a condensazione a gas metano, dagli interventi agevolabili se installate stand- alone (installazione della sola caldaia a condensazione) Si tratta dell’adeguamento della normativa italiana alla Direttiva Europea “Case Green” di maggio 2024. Quindi, già da oggi, non sarà più possibile beneficiare di alcuna detrazione fiscale per la sostituzione di vecchie caldaie con modelli a condensazione.
Come abbiamo visto però, lo stop all’incentivo vale solo per i casi di installazione stand-alone delle caldaie a condensazione. Viceversa, se la caldaia viene installata insieme ad una pompa di calore, ad esempio in un sistema ibrido, in questo caso anche la caldaia beneficerà dell’incentivazione fiscale perché all’interno del sistema.
A partire dal 1° gennaio 2025, l'Ecobonus prevede una detrazione del 50% per interventi di efficientamento energetico sull’abitazione principale del contribuente mentre per le altre tipologie di immobili l'aliquota scende al 36%. Questa riduzione uniforma le aliquote a quelle già previste per le ristrutturazioni ordinarie. È importante notare che, dal 2026 e nel 2027, le aliquote subiranno un ulteriore decremento, passando al 36% per le abitazioni principali al 30% per gli altri immobili. Come in precedenza, la differenza rispetto al bonus ristrutturazioni è che l’Ecobonus non ha un tetto di spesa complessivo, ma un massimale per ogni tecnologia installata. Da ricordare che la nuova normativa prevede che i massimali di spesa detraibili varino a seconda del reddito ed in funzione dei figli fiscalmente a carico.
Ecco alcuni interventi previsti dalla Legge di Bilancio per quanto concerne l’Ecobonus, legati alla riqualificazione e al miglioramento energetico dell’edificio:
La Legge di Bilancio appena approvata per il 2025 conferma il Bonus Ristrutturazioni, con una detrazione del 50% fino a 96.000 euro, ma sempre legata alla abitazione principale, che scende al 36% per le altre tipologie abitative. Nel biennio 2026-2027 il bonus ristrutturazioni subirà anch’esso dei tagli agli incentivi, passando al 36% per le abitazioni principali ed al 30% per le restanti abitazioni, mantenendo invariato il tetto di spesa.
Il Bonus Condizionatori è applicabile sia in ambito di Ecobonus che Bonus ristrutturazioni e rappresenta un'opportunità per chi desidera migliorare il comfort abitativo e l'efficienza energetica. Per accedere al bonus, è necessario che il condizionatore sia in pompa di calore, sia conforme alle prestazioni previste dall’allegato F del Decreto interministeriale del 06/08/2020 con un coefficiente di prestazione (COP) superiore a 3,9 e di efficienza energetica EER 3,4 (COP 3,71 e EER 3,23 per le macchine Inverter). L’incentivo viene riconosciuto se il condizionatore è in sostituzione dell’impianto di riscaldamento “ecobonus” o anche se si tratta di prima installazione “bonus casa”.
Il Conto Termico 2.0 è un incentivo gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che prevede un incentivo in conto capitale diretto per interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A differenza delle detrazioni fiscali (come Ecobonus o Bonus Ristrutturazioni), che si recuperano in 10 anni tramite riduzione dell’IRPEF, il Conto Termico prevede un incentivo diretto sul conto corrente del beneficiario, generalmente entro circa 2 mesi dall’accettazione della domanda. Il rimborso avviene in una o più rate, a seconda dell’importo riconosciuto: Se l’incentivo è inferiore o uguale a 5.000 euro, viene erogato in un’unica soluzione entro circa 2 mesi dall'approvazione della richiesta da parte del GSE. Se l’incentivo supera i 5.000 euro, viene suddiviso in due rate annuali di pari importo per 2 anni.
Le modifiche introdotte nel 2025 alle detrazioni fiscali per la casa, in particolare per la climatizzazione, evidenziano l'importanza di pianificare attentamente gli interventi e di informarsi sulle specifiche condizioni per accedere alle agevolazioni. È consigliabile consultare professionisti del settore e mantenersi aggiornati sulle normative vigenti per massimizzare i benefici fiscali e contribuire all'efficienza energetica delle proprie abitazioni. In conclusione, se si sta valutando l'installazione o la sostituzione di un sistema di climatizzazione, il 2025 offre ancora opportunità significative di risparmio attraverso le detrazioni fiscali, purché si rispettino i requisiti previsti dalla normativa.